L'articolo

L'articolo è una particella senza significato lessicale, non rappresenta quindi cose, concetti o azioni. Il suo ruolo è invece quello di conferire alcune proprietà al termine a cui è associato.

Esso definisce se ciò che lo segue è:

1) un membro ben definito all'interno di una classe (per classe s'intende ad esempio una famiglia di oggetti: tutti i fiumi del mondo compongono la classe dei fiumi, mentre un ben preciso fiume è un individuo all'interno di quella classe);
2) un membro indefinito all'interno di una classe;
3) un individuo qualsiasi che rappresenta l'intera classe nella sua genericità;
4) tutti i membri di una classe.




Si dice dunque che l'articolo è determinante del gruppo nominale.


Articoli determinativi e indeterminativi

articoli determinativi e indeterminativi
immagine da: sognandoparigi.it

L'articolo determinativo può svolgere i compiti 1), 3) e 4), mentre l'articolo indeterminativo il 2) e il 3).

Vediamo nel dettaglio con alcuni esempi.

Caso 1)

La mamma è andata a fare la spesa

In questo caso usiamo l'articolo determinativo la (singolare, femminile), definendo, all'interno di tutta la classe delle mamme del mondo, una mamma ben specifica. Per essere così ben definita, si suppone che tutti sappiano di che mamma si sta parlando.

Il fiume è straripato nella notte

Solo l'articolo determinativo può svolgere questa funzione.

Caso 2)

Un giorno di questi andiamo fuori a cena

Qui la classe generale è composta da questi giorni, tra questi giorni ce ne interessa uno di cui però non si conosce l'identità precisa, potrebbe essere uno qualunque tra tutti i giorni possibili presi in considerazione, i quali formano appunto la classe di questi giorni.

Ho tirato un sasso nel fiume

Solo l'articolo indeterminativo può svolgere questa funzione.

Casi 3) e 4)

Sono casi molto simili, vediamo perché.

Un gatto porta sempre felicità nella casa in cui vive (caso 3)
Il gatto porta sempre felicità nella casa in cui vive (sempre caso 3)
I gatti portano sempre felicità nella casa in cui vivono (caso 4).

Con l'articolo indeterminativo definiamo un individuo, nella classe di tutti i gatti, in rappresentanza dell'intera classe (un gatto...).
Lo stesso possiamo fare con l'articolo determinativo (il gatto...)
Con l'articolo determinativo plurale indichiamo senza tante storie tutti quanti i gatti del mondo (i gatti...).

In conclusione:

- il caso 3) può essere svolto da entrambi i tipi di articoli, mentre il caso 4) solo dal determinativo.
- esistono situazioni particolari in cui si usa uno e non l'altro.

Termini dopo l'articolo


Gli articoli sono sempre seguiti da un nome, ma anche da qualsiasi altro tipo di parola che possa essere sostantivata (trasformata in sostantivo anche se per sua natura no lo sarebbe).

Per esempio:

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare

in questo caso i verbi dire e fare sono sostantivati;

Fra il bello e il brutto preferisco il bello

qui è un aggettivo ad essere trasformato in sostantivo;

Il troppo stroppia (avverbio);

Lui è il signore il cui cane abbaia sempre di notte (pronome relativo).

Quindi dopo un articolo appare sempre un sostantivo, anche se tra di essi si può interporre un aggettivo:

Il rosso tramonto m'ispirò una struggente poesia.

Ma talvolta un sostantivo può fare a meno dell'articolo, come nel caso delle qualifiche professionali:

Sono professore da 25 anni.

Quando si usa e quando no


Non si usa davanti ai nomi propri di persona...

Sofia è una ragazza straordinaria

...e di città, a meno che lo portino nel nome:

Milano, Parigi
L'Aquila, La Spezia

Si mette davanti ai nomi propri di montagne:

il cervino
l'Everest

di laghi:

il Garda
il Trasimeno

di fiumi:

l'arno
il tevere

di isole:

l'Elba
la Corsica
(ma ci sono eccezioni, ad esempio Cipro, Malta, Lampedusa, sono isole che non portano l'articolo)

di regioni, stati e continenti:

la Lombardia, il Venezuela, l'Asia.

Ma quando città, stati e continenti sono complementi di specificazione, si toglie l'articolo:
Vado a Mosca
Vivo in Africa
Ho i parenti in Australia.

Ci sono sempre eccezioni come ad esempio:
Roma e Latina sono nel Lazio.

Particolarità


Un italiano e un tedesco s'incontrano a Parigi, l'italiano però non parlava tedesco e il tedesco non parlava l'italiano:

Prima è stato usato l'indeterminativo perchè il soggetto era un italiano qualsiasi fra tutti gli italiani, veri o immaginari, poi è stato usato il determinativo perchè a questo punto il soggetto è ormai deteminato e conosciuto.

Tabella articoli


Articolo determinativo 
Il, lo, l' (maschile singolare)
i, gli (maschile plurale)
la, l' (femminile singolare)
le (femminile plurale)

Articolo indeterminativo
un (maschile singolare
una (femminile singolare)

non esistono al plurale, in questo caso vengono sostituiti con articoli partitivi: dei, degli, delle.
o da pronomi: alcuni, qualche...

Il o lo


Il si usa davanti a una consonante, tranne per i casi che vedremo per l'articolo lo

Lo si usa quando la parola seguente inizia con:

z,x,s seguita da consonante, pn, ps, gn, sc, i (j, y) seguita da vocale.

Esempi:

il cerchio
il quadrato
i flauti

lo zaino
lo xilofono
gli scacchi
lo penumatico
gli pseudonimi
lo gnocco
lo iodio
lo yogurt.

Infine, l'elisione (uso dell'apostrofo) si applica quando il sostantivo inizia per vocale sia per gli articoli determinativi che per gli indeterminativo, maschili o femminili.
Non si usa mai nella forma plurale né per le parole che iniziamo con i (j, y) seguita da altra vocale.

l'aquila 
l'uccello
un'anatra
un'idioma






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