Cos’é l’energia?


Cos’é l’energia?

Tutto è energia.

Una domanda e una risposta che racchiudono in sé tutto ciò che si può comprendere sull’energia, come concetto, come idea.

Nella fisica classica le entità energia e materia, sono separate tra loro, ma in realtà la materia stessa è una forma di energia. Tant’è vero che la materia, per esempio attraverso la fissione nucleare che avviene nelle centrali nucleari, può essere trasformata in energia, come l’energia elettrica o come il calore.

energia-a-riposo
Tuttavia troveremo formule che separano l’energia dalla materia anche come unità di misura. Perché mai?
Questo avviene perché l’energia, quando si trova sotto forma di materia, si comporto in un modo estremamente particolare, con caratteristiche assolutamente speciali rispetto alle altre forme di energia, che,  più o meno, sono facilmente correlabili fra di loro. Per questo, fin da quando ancora non si sapeva che la stessa materia era energia, la materia viene trattata come un’entità a sé stante. E la cosa, dal punto di vista matematico, funziona abbastanza bene.

Non dimentichiamoci infatti che tutta la matematica, e tutta la fisica che si può esprimere in concetti, teorie e formule, altro non sono che un sofisticato tentativo di descrivere la realtà che ci circonda, riassumendola in leggi quanto più possibili precise. Leggi che nascono imperfette, si evolvono, con lo studio e la dedizione degli scienziati, e si migliorano, adattandosi all’universo che conosciamo in modo sempre più soddisfacente.

Per capire meglio la differenza tra “energia” e “materia” (che in futuro dovremo abituarci sempre di più a pensare come “energia sotto una particolare forma del tutto speciale”) osserviamone la portata in termini numerici.

Ora al posto di “materia” usiamo la parola “massa”. Niente di che, l’unica differenza sta nella definizione, per cui la materia è un corpo dotato di massa che occupa uno spazio. Quindi con materia ci si riferisce più alla percezione fisica di un corpo, comprendendo anche gli spazi vuoti non occupati da massa ma racchiusi all’interno del corpo stesso. Sfumature del linguaggio.

Un protone è considerato una particella dotata di massa. Al suo interno ci sono i quark, non tutti dotati di massa. Quindi consideriamo il protone. Ad esempio l’atomo di idrogeno (H) è dotato di un protone e un elettrone, non ha neutroni. La massa di un elettrone è molto più piccola di quella di un protone, per cui possiamo dire che la massa di una atomo di H equivale alla massa di un protone.

Calcoliamo quanta energia c’è nella massa del protone, ovvero quanta energia è “immagazzinata” sotto la specialissima forma che chiamiamo definiamo “massa” (o materia se non sottilizziamo sul linguaggio e sulle definizioni).

Ci basiamo sulla formula di Einstein:

energia (E) = massa (m) del protone x velocita della luce (C) al quadrato
E = m x C2

la velocità della luce equivale a 299.792,458 km/s

la massa del protone è stata calcolata in 1,6726231 × 10-27 kg

cioé:

0,00000000000000000000000000167262131 kg

Magrolino, il protone.

Approssimiamo alla seconda cifra decimale

C = 300.000 km/s = 3,00 x 105 km/s = 3,00 x 108 m/s
C2 = 9,00 x 1016 m2/s2
m = 1,67 x 10 -27 kg

da cui:

E = 1,67 x 10 -27 kg x 9,00 x 1016 m2/s2

E= 15,03 x 10-11 kg x m2/s2

L’unità di misura dell’energia è il Joule (J) in base alla relazione:

J = kg x m2/s2

per cui:

E= 15,03 x 10-11 J

Ma quando si ha a che fare con numeri così piccoli, si utilizza, al posto del Joule, l’ellettronVolt (eV), in base alla relazione:

1 eV = 1,60 x 10-19 j

Facciamo anche questa trasformazione:

energia in eV = energia in J / 1,60 x 10-19 j
E (eV) = 15,03 x 10-11 J / 1,60 x 10-19 j
E = 9,39 x 108 eV

E’ un numero grande, perciò si usa il megaelettronVolt (MeV) in base alla realzione:

1 MeV = 106 j

E = 9,39 x 102 MeV
E = 939 MeV

Per essere precisi il valore é 938,27, ma noi avevamo approssimato un po’.

Questa è la cosiddetta “energia di massa” o “energia a riposo” del protone.
E’ bene tenere presente che ancora oggi l’energia e la massa vengono teoricamente considerate due entità separate, e quindi, durante un’interrogazione, ricordate questa cosa. Insomma sappiate giocarvela con le parole giuste.

La massa (o in generale la materia, se si preferisce) è solo una forma di energia, la più particolare.

Le forme più consuete sono, ad esempio, l’energia potenziale e l’energia cinetica.

Abbiamo approfondito il tipo più strano di energia, perché ci fa rendere conto di una cosa: che tutto l’universo da noi conosciuto è un continuo cambiare forma ed espressione dell’energia, la quale è tutta teoricamente misurabile in kg x m2/s2 o in J o in eV o in MeV e altri multipli.

L’energia quindi si esprime cambiando forma, trasformandosi, muovendosi, condensandosi, disperdendosi. Ma resta sempre misurabile allo stesso modo.

Quando parliamo di corpi in movimento, li trattiamo come massa, perché non si ricorre ogni 5 minuti alla fissione nucleare noleggiando una centrale (attività costosa), la massa resta sostanzialmente intatta. Ad esempio se tirate un calcio al pallone, questo non subisce una fissione nucleare, a meno che non le gettiate di proposito nella centrale nucleare più vicina, eludendo i guardiani all’ingresso. Per questo, nei calcoli con l’energia, l’energia di massa non la si considera, e la massa con la quale si esprime, viene misurata in kg, l’unità di misura della massa. Come un blocco di energia mummificato che si muove così com'è.

Ecco che così risulta estremamente comodo distinguere la materia dall’energia.

Quando tirate il calcio al pallone, trasferite un po’ della vostra energia potenziale (energia latente in grado, se utilizzata, di produrre una certa attività) al pallone, trasformandosi in energia cinetica. Il pallone parte a velocità sconsiderata verso la finestra dell’odioso vicino di casa. Durante il tragitto però incontra l’aria, alla quale cede un po’ di questa energia, diminuendo sempre di più la propria velocità. Nel  frattempo l’aria si prende questa energia muovendosi anch’essa un pochino. L’energia cinetica del pallone cala, ma ce n’è ancora abbastanza per sfiorare la pelle di un malcapitato facendola bruciare un po’ (non come quando nei film gli attori precipitano nella tromba dell’ascensore con le mani che consumano sui cavi d’acciaio, ma insomma qualcosina. Stiamo parlando di calore, un’altra forma dell’energia).
Alla fine il pallone impatta col vetro della finestra infrangendolo ed esaurisce la sua energia cinetica distruggendo preziosi cristalli d’inestimabile valore.
I vari cristalli di vetro e di porcellana, hanno acquisito dal palline sufficiente energia, perchè molti legami molecolari che li tenevano insieme si rompessero.

E se ancora c’è dell’energia che non capite dove vada a finire perché non capite che forma possa aver preso, sappiate che l’energia si traforma anche in radiazione: calore, energia elettromagnetica, luce. Ad esempio le trasmissioni radio avvengono grazie alla trasformazione di energia elettrica in energia elettromagnetica capace di diffondersi nell’etere.

Supponiamo che l’odioso vicino raccolga da terra l’ultimo cristallo di boemia, dal valore di 5 milioni di eturo, salvatosi dalla catastrofe da voi innescata. In quel momento, il cristallo possiede una sua energia potenziale gravitazionale, la quale potrebbe trasformarsi in energia cinetica nel momento in cui l’odioso vicino se lo lasciasse cadere. Quell’energia potenziale non sta producendo nessuna attività al momento (è l’odioso vicino che sta consumando energia tenendolo sopspeso). Tuttavia gli scappa di mano, la massa dell’oggetto subisce l’attrazione gravitazionale e precipita verso il basso. L’energia potenziale si trasforma in energia cinetica.
Ma ricordate: cambiano solo le forme dell’energia, cambia il modo con cui noi, esseri umani abitanti di questo minuscolo sasso sperduto nell’universo, la percepiamo.

Questa storia del cristallo che cade, ad esempio, potrà ricordare il concetto di forza per cui:

forza = massa x accelerazione (come l’accelerazione di gravità per l’appunto)
forza = kg x m/s2 = Newton

Qualcuno, potrebbe dire: ma é la stessa cosa! C’è un corpo che cade, come mai manca un “m”?

energia = kg x m2/s2 = Joule
forza    = kg x m/s2  = Newton (qui manca un m)

risposta:

perché l’energia "non a riposo”, cioé tutta quell’energia che non è immagazzinata come massa e quindi non espressa sotto forma d’inconfondibile materia, descrive la capacità di un corpo (energia a riposo sotto forma di materia il cui comportamento è descritto come “massa” e misurata in kg) di compiere un lavoro, a prescindere dal fatto che questo lavoro venga svolto o meno.

shuttle
Lavoro = forza x spostamento
Spieghiamola questa cosa del lavoro e di tutto il resto

Il cristallo di cui si parlava ha un’ “energia potenziale gravitazionale” che si misura tenendo conto:

- della sua massa,
- dell’accelerazione di gravità alla quale è sottoposto anche se sta fermo,
- dalla distanza che percorre o che potrebbe percorrere una volta lasciato libero.

La formula é

Energia potenziale (Ep) = massa (kg) x accelerazione (m/s2) x spazio percorso (m)
Ep = kg x m/s2 x m
Ep = kg x m2/s2 = Joule

Lavoro = forza x spostamento
Lavoro = Newton x m
Lavoro = Joule

Possiamo dire che il lavoro (Joule) determina quanta energia viene trasferita da un corpo all’altro. Se io tento di spingere un carroarmato non otterrò lavoro perché non riuscirò a muoverlo.
Tuttavia i miei muscoli stanno lo stesso producendo lavoro, le loro cellule stanno impazzendo di fatica, il calore del mio corpo aumenta a dismisura, rischio l’infarto e sudo copiosamente. In sostanza il lavoro del mio organismo consiste nel trasferire energia all’ambiente esterno sotto altre forme, ad esempio sotto forma di calore.
Ma se io sono un ingegnere delle Forze Armate, e voglio sapere se i nemici possono rubare il carroramato del generale quando lo ascia parcheggiato senza antifurto, ecco che è fondamentale sapere che nel caso appena descritto il lavoro = 0.

A seconda dei diversi tipi di energia esistono formule più o meno complesse che tengono conto di disparati parametrici fisici.

Riassumiamo allora queste tre importanti forme di energia e le loro formule:

Energia di massa (energia a riposo)

Energia = massa x velocità della luce al quadrato
E = m x Ec2 = J (trasformabile in Ev, Mev...)

Energia potenziale gravitazionale

Ep = massa x accelerazione di gravità (g) x altezza
Ep = m x g x h = J (trasformabile in Ev, Mev...)

Energia cinetica

Ec = (massa x velocità al quadrato) / 2
Ec = ½ x m x V2 = J (trasformabile in Ev, Mev...)


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