Esistono
diverse descrizioni dei termini grammaticali e questo vale anche per
i nomi sostantivi italiani. In certi testi, come lo Zanichelli, si
usa semplicemente il termine nome per definirlo, mentre in
altri, come Wikipedia o Treccani, si applica la distinzione tra nome
sostantivo e nome aggettivo.
Quello
di cui parliamo qui è il nome sostantivo, o semplicemente
nome.
Anche
trovare una definizione è difficoltoso in quanto molte fonti
autorevoli insistono eludendo una descrizione enciclopedica,
preferendo puntare l'attenzione sulle differenze con le altri parti
del discorso, come il verbo e, appunto, l'aggettivo.
Nome:
oggetto centrale di una locuzione.
Vale
a dire, quello di cui si sta parlando.
Qualsiasi
altra parte del discorso che non sia il nome, come verbi, numeri, avverbi,
possono trasformarsi in nome:
- Un buon dormire è indispensabile per mantenersi giovani;
- Il 6 è la radice quadrata di 36 (in forma letterale o numerale);
- Il come è affar tuo!
- il bello (aggettivo sostantivato) è che è tutto vero!
Classificazione
I
nomi di distinguono principalmente in:
- nomi propri
- nomi comuni
I
nomi propri identificano un preciso individuo appartenente ad una
data categoria. Ad esempio, Sofia è il nome proprio di un essere
umano (categoria), Arno è il nome proprio di un fiume (categoria),
Everest di una montagna e così via.
I
nomi propri in genere non fanno uso dell'articolo ma esistono molte
eccezioni: il nome di un essere umano non vuole l'articolo (anche se
lo prende in determinate formule colloquiali e dialettali) mentre i
nomi geografici o di altre categorie possono o non possono portarlo a
seconda dei casi (la Francia, Costa Rica) e a seconda del ruolo nella
frase (l'Australia, Vado in Australia).
I
nomi comuni designano invece un individuo, specifico o generico,
appartenente a qualsiasi classe, categoria, specie, che non pretenda
un nome proprio.
Il
cane è il miglior amico dell'uomo (un cane generico).
Metti
il cappotto nell'armadio (quello specifico cappotto).
Tra
i nomi comuni incontriamo della classi particolari:
-
Nomi collettivi
Indicano un gruppo formato da vari individui di una classe: la folla (gruppo di esseri umani) invase la piazza; la mandria (gruppo di animali) procedeva lentamente; Alcuni nomi collettivi possono prendere il plurale (popolo/popoli, stormo/stormi), altri no (flora, fauna).
Indicano un gruppo formato da vari individui di una classe: la folla (gruppo di esseri umani) invase la piazza; la mandria (gruppo di animali) procedeva lentamente; Alcuni nomi collettivi possono prendere il plurale (popolo/popoli, stormo/stormi), altri no (flora, fauna).
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Stormo di storni nei cieli di Roma, stormo è un nome collettivo. |
-
Nomi concreti
Si riferiscono a soggetti percepibili ai sensi umani, quindi cose dotate di sostanza materiale (tavolo, albero, pietra).
Si riferiscono a soggetti percepibili ai sensi umani, quindi cose dotate di sostanza materiale (tavolo, albero, pietra).
-
Nomi astratti
Contrariamente ai nomi concreti si riferiscono a idee, concetti, emozioni, e in generale a tutto ciò che non è percepibile dai sensi umani, e che hanno invece bisogno di una raffigurazione mentale. La gioia, la fame, la paura, serenità sono nomi astratti.
Contrariamente ai nomi concreti si riferiscono a idee, concetti, emozioni, e in generale a tutto ciò che non è percepibile dai sensi umani, e che hanno invece bisogno di una raffigurazione mentale. La gioia, la fame, la paura, serenità sono nomi astratti.
Vi
sono casi dubbi, come la musica, percepibile ai sensi ma priva di
consistenza materiale, così come il dolore fisico o la febbre.
Questi soggetti sono modificazioni di stato di altri oggetti concreti
e si rendono percepibili tramite essi.
-
Nomi numerabili
Designano soggetti ben delimitati, che quindi possono essere distinti uno dall'altro (sedia, mela, persona).
Designano soggetti ben delimitati, che quindi possono essere distinti uno dall'altro (sedia, mela, persona).
-
Nomi non numerabili (nomi massa)
Designano invece soggetti non delimitabili ed intesi come sostanza in generale, ad esempio l'acqua, l'aria, la la polvere, la nebbia, il ferro.
Designano invece soggetti non delimitabili ed intesi come sostanza in generale, ad esempio l'acqua, l'aria, la la polvere, la nebbia, il ferro.
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La nebbia, fredda e misteriosa, è un nome non numerabile. |
Proprietà dei nomi non numerabili
-
Plurale
Questi
tipi di nomi, generalmente, non hanno il plurale. Ad esempio, il
ferro, inteso come sostanza, non può diventare i ferri. Se invece lo
consideriamo come un oggetto delimitato, diventa un nome numerabile:
i ferri di cavallo.
L'acqua
o il latte, se considerati come sostanza in generale, restano
singolari, ma se si considerano come una qualità particolare di
quelle stesse sostanze, una tipologia specifica, ecco che si
trasformano in oggetti delimitati, poiché non è più tutta l'acqua
né tutto il latte, ma una frazione di essi.
Così
avremo: L'acqua è indispensabile per la vita/Le acque del Mar
Baltico sono gelide; Il latte materno è un alimento
completo/Produciamo latti speciali per l'infanzia; La nebbia è
pericolosa per chi guida/Le fitte nebbie del Nord inducono
malinconia.
-
Uso dei modificatori
I
modificatori come molto, poco, abbastanza, possono essere usati con i
nomi non numerabili (quindi al singolare, mentre i nomi numerabili
possono portare i modificatori solo al plurale: Questo pesco dà
molti frutti.): Abbiamo abbastanza vino per tutti?; C'è molto vento
stamattina.
-
Uso dell'articolo partitivo del
Similmente
all'uso dei modificatori, i nomi non numerabili (quindi al
singolare), così come i nomi numerabili al plurale, possono portare
l'articolo partitivo del: Vorrei tanto dell'acqua adesso!; Ho trovato
dell'oro nel fiume.
Sia
i nomi concreti che i nomi astratti possono essere numerabili o non
numerabili. Abbiamo visto finora i nomi concreti, diamo adesso
un'occhiata agli astratti.
Nomi
non numerabili astratti
Nomi
come sapienza, felicità, calma, superbia non hanno il plurale e,
analogamente ai nomi concreti non numerabili, possono portare i
modificatori (Affronta questa situazione con molta calma; Troppa
superbia!). Generalmente non portano la particella del, ma possono
essere preceduti dall'articolo indeterminativo uno: Ho provato una
gioia immensa!. In questo caso si ha luogo però a uno slittamento di
significato, in quanto non si parla più di gioia in generale
(analogamente alle sostanze concrete) ma di uno specifico tipo,
caratterizzato da particolari qualità.
Infine,
i nomi numerabili astratti si comportano come i nomi numerabili
concreti: desiderio, idea, pensiero – i desideri, le idee, i
pensieri.